Un’ indagine di Greenpeace ha rivelato che nel 2017 la Monsanto ha pagato un’azienda di consulenza per creare una finta rete di agricoltori a livello europeo per promuovere il glifosato, l’ingrediente chiave del famoso erbicida della Monsanto, il Roundup.
Questo mentre migliaia di persone, si mobilitavano per chiedere all’unione Europea il bando permanente di questo pericoloso erbicida.
La campagna pro-glifosato è stata guidata dalla Red Flag Consulting, una società con base a Dublino, attraverso attività di pubbliche relazioni e una massiccia presenza negli stand delle fiere agricole in diversi paesi dell’UE, inclusa l’Italia. Sono stati ricollegati a questa operazione 33 eventi dall’inizio del 2017.
Alla campagna ha collaborato anche la Lincoln Strategy, la società che ha condotto la campagna presidenziale di Donald Trump nel 2016.
La finta rete comprende Libertà di coltivare in Italia, Agriculture et Liberté in Francia, Free to Farm nel Regno Unito, Raum für Landwirtschaft in Germania, Libertad para consultar in Spagna, Rolnictwo Dobrej Praktyki in Polonia e Vrijheid om te Boeren nei Paesi Bassi.
Nel 2017 oltre un milione di persone in tutta Europea ha chiesto all’Unione Europea lo STOP di questo erbicida pericoloso.
Ma gli interessi delle multinazionali sono enormi ed è stato autorizzato nuovamente per altri 5 anni.
L’Italia ha detto che avrebbe eliminato il glifosato entro 3 anni: questo impegno deve essere mantenuto con un programma chiaro per il phase-out di questo erbicida, già avviato in altri Paesi.
Dobbiamo ridurre l’utilizzo di fitofarmaci nei nostri campi per promuovere sempre più un’agricoltura di qualità, che punti a tutelare le risorse naturali e gli interessi di consumatori e agricoltori, piuttosto che il fatturato di qualche multinazionale.
Leggi qui l’indagine completa di Greenpeace