La nostra associazione è in contatto da qualche anno con il collettivo Askavusa di Lampedusa, da quando abbiamo cercato di organizzare insieme una presenza del mondo dei GAS nell’isola per aiutare le economie famigliari quando iniziarono gli sbarchi e nessuno andava più a Lampedusa.
Condividiamo con voi una riflessione sull’ennesima, grande rappresentazione delle migrazioni e di Lampedusa dopo il l’Orso d’Oro al film di Gianfranco Rosi “Fuocoammare”.
A chi serve? Perché vengono ancora una volta celate le cause delle migrazioni? Le responsabilità dell’UE nel provocarle? Cosa sono gli Hot-spot e i centri di detenzione per migranti? Perché chi scappa dalle guerre e dallo sfruttamento non può viaggiare in maniera sicura e normale?
Alla vigilia di un nuovo attacco in Libia che provocherà migliaia di sfollati e migranti: a chi serve la rappresentazione di Lampedusa porta d’Europa, lampedusani brava gente o addirittura eroi e dei militari che salvano vite in mare?
A scriverci è il portavoce di Askavusa (tradotto: la scalza), Giacomo Sferlazzo, e ci offre un punto di vista disincantato e democratico dell’ultimo film di Rosi >> buona lettura