La nostra associazione organizza il seminario – tavola rotonda dal titolo:
Agricoltura Contadina e Città Solidale: Territorio, Relazioni Sociali e Cibo
Sabato 14 maggio 2016, dalle ore 16.00 alle 19.30
Sala del Camino – Villa Burba, C.so Europa, 291 Rho
Presenterà Claudio Serafini, Presidente Associazione Prendiamoci Cura, e interverranno:
Roberto Schellino, Portavoce Campagna per l’Agricoltura Contadina
Silvana Cesani, Assessore alle Politiche sociali e Politiche familiari, di conciliazione e di coesione sociale, comune di Lodi
Dario Olivero, Presidente CIA di Milano e Provincia
Maurizio De Mitri, Rete Economia Solidale (RES) Lombardia
seguirà la tavola rotonda dal titolo:
Aree Omogenee, Città Metropolitana e Politiche Solidali, la periferia protagonista di
una proposta di sviluppo a partire dalle criticità odierne.
Parteciperanno i relatori del seminario, e, coordinati dal Sindaco di Rho, alcuni Amministratori Pubblici dell’area Milano Nord Ovest.
Al termine, presso il portico del Cortile Nobile, ci sarà una degustazione prodotti del Mercato Contadino
>> scarica e diffondi il volantino
>> scarica la presentazione del seminario
Dalla presentazione del seminario:
Riteniamo che vi siano due urgenze ad imporre una riflessione approfondita.
Da un lato la necessità di ridefinire l’eredità immateriale di Expo 2015, una eredità che finalmente privilegi il modello di
agricoltura contadina. Dall’altro l’impellenza di una profonda ristrutturazione politica e sociale dei nostri territori nell’applicazione delle procedure operative della Città Metropolitana.
Quali saranno le vie del cibo? Quali gli obiettivi di una alimentazione corretta? Mercati contadini o tradizionali, commercio di prossimità, grande distribuzione organizzata, quali strategie di intermediazione sostenere per rispettare le libere scelte del consumo e la dignità di chi produce?
La nostra Associazione propone un confronto su questi temi per contribuire a far emergere una visione del territorio che dalla periferia influenzi il centro, una visione che privilegi una neoruralità sociale fondata sulla ricchezza dei valori della solidarietà di chi risponde ai bisogni delle persone.