Perché acquistare tramite i GAS: intervista al ricercatore ecologo Giulio Vulcano

Lo sapevate che, facendo la spesa direttamente dai piccoli produttori locali, oltre a mangiare meglio contribuite a ridurre drasticamente gli sprechi alimentari? Da un lato avrete la possibilità di assaporare prodotti più genuini, dall’altro l’ambiente e la salute vi ringrazieranno. A trarne beneficio è anche il portafoglio: eliminando le intermediazioni e i lunghi trasporti, infatti, i costi degli alimenti sono spesso più bassi rispetto a quelli della grande filiera commerciale.  

Come portare avanti questo sistema virtuoso? Aderendo, ad esempio, ai Gruppi di Acquisto Solidale. I GAS, riuniti in una rete nazionale, non sono altro che gruppi di cittadini che si incontrano e si organizzano per acquistare insieme prodotti alimentari o di uso comune. La spesa avviene secondo il principio della solidarietà, che porta a privilegiare produttori piccoli e locali, rispettosi dell’ambiente e delle persone, con i quali si stabilisce una relazione diretta. 

Nei Gruppi di Acquisto Solidale la produzione di rifiuti alimentari è mediamente otto volte inferiore a quella dei sistemi convenzionali. I dati arrivano dallo studio “Spreco alimentare. Approccio sistemico e prevenzione strutturale”. Lo studio, recentemente pubblicato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), tratta degli squilibri degli attuali sistemi alimentari e dei gravi danni ecologici e sociali che producono, mettendo a rischio la sopravvivenza della specie umana. In occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare abbiamo intervistato proprio l’autore della ricerca libera, parte di cui è confluita nel rapporto ISPRA, il ricercatore ecologo Giulio Vulcano.

 Giulio Vulcano, quali sono le principali cause degli sprechi alimentari?

Lo spreco alimentare è un fenomeno funzionale all’espansione del sistema economico e commerciale dominante, che ha allontanato sempre più i luoghi di produzione dai luoghi del consumo. In questo modo, il sistema ha via via disconnesso le persone dal cibo e dai processi connessi alla produzione, creando una filiera sempre più lunga e fuori controllo. La produzione presenta perdite a ogni passaggio e a ogni incremento, seppur minimo, di un fabbisogno e il sistema reagisce con eccessi di produzione, offerta e consumo. Ed ecco la conseguenza: un aumento esponenziale di sprechi a danno dell’ambiente e della nostra salute. 

 Quali sono le conseguenze a livello ambientale?

Lo spreco alimentare assume varie forme, le quali oltre ai rifiuti alimentari comprendono la sovralimentazione oltre i fabbisogni raccomandati (in forte aumento), la perdita di nutrienti essenziali, gli usi non alimentari del cibo (es.: biocombustibili), le perdite prima dei raccolti, le perdite di acqua potabile, le perdite nette insite nell’alimentazione e accrescimento degli allevamenti animali con prodotti commestibili per l’uomo (cereali, semi oleaginosi, ecc.). 

È evidente che gli impatti associati a questi sprechi sono tra i fattori chiave di crisi nel superamento dei limiti ecologici di resilienza del pianeta, generando perdita di biodiversità, accumulo di gas-serra climalteranti, consumo eccessivo e inquinamento di acqua, suolo e altre risorse naturali. L’impronta ambientale dello spreco è ben evidente: in sintesi esso dissipa nel mondo circa il 32% delle risorse naturali generate ogni anno. In Italia si arriva a consumare la metà delle risorse naturali generate ogni anno, in buona parte prelevate fuori dei confini nazionali. 

 Proprio nell’ottica di recupero della filiera corta si posizionano i Gruppi di Acquisto Solidale. Cosa sono e perché sono così importanti?

I GAS sono associazioni di cittadini che scelgono insieme, in base a criteri di tutela e valorizzazione ecologica e sociale, quali produttori locali e di piccola scala sostenere, senza intermediazioni. Ancora più importanti sono i modelli come le comunità che sostengono l’agricoltura (Community supported agriculture, CSA) dove i consumatori sono allo stesso tempo produttori. Spesso, insieme ai produttori, i GAS creano sul territorio i cosiddetti Distretti di Economia Solidale per coordinare meglio la logistica distributiva.

 In che modo, aderendo ai GAS, riusciamo a ridurre gli sprechi alimentari?

Questi sistemi alternativi agiscono positivamente su più fronti per la lotta allo spreco. Sono in grado di ridurre le intermediazioni, coordinando meglio la produzione in base ai consumo e ai fabbisogni. In questo modo, è possibile limitare e gestire più efficacemente i pochi avanzi. Nelle filiere corte, regionali e biologiche – in cui la vendita avviene direttamente in azienda, nei mercati e nei negozi degli agricoltori – i rifiuti alimentari prodotti sono mediamente tre volte inferiori rispetto ai sistemi convenzionali. Nei casi di produzioni locali connesse a reti solidali – come i GAS, appunto – i rifiuti possono essere addirittura otto volte inferiori.Chi si approvvigiona solo con reti alternative spreca in media un decimo. Sono prioritarie, quindi, politiche economiche di sostegno per facilitare la diffusione di questo tipo di sistemi.

 Come vengono scelti i produttori da cui fare spesa?

I gasisti scelgono i produttori in base ad alcuni criteri come qualità, prezzo, distanza e metodi produttivi. Nella selezione dei produttori vengono presi in considerazione anche valori come il rispetto dei lavoratori, dell’ambiente, degli animali e il sostegno ad altri progetti simili. I prodotti più acquistati sono quelli alimentari, vegetali freschi in particolare, ma c’è spazio anche per prodotti da cosmesi e igiene, forniture energetiche, servizi bancari e assicurativi.

Oltre alla riduzione degli sprechi alimentari, quali sono gli altri vantaggi di fare la spesa con i Gruppi di Acquisto Solidale?

Eliminando le intermediazioni e i lunghi trasporti molto spesso i costi dei prodotti sono più bassi di quelli convenzionali. Di sicuro lo sono a parità di effetti sulla salute e sull’ambiente, migliorando il benessere individuale e collettivo.
I vantaggi di aderire ai Gruppi di Acquisto Solidale sono numerosi anche dal punto di vista umano. Si tratta di un processo di creazione di una nuova socialità e di un sostegno reciproco. I GAS, quindi, potrebbero essere la scelta giusta per affrontare il degrado attuale delle relazioni umane.  

                                                                     

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